Quando sono arrivato nel nuovo paese, mi sono sentito perso e disorientato. Tutto era così strano e diverso da quanto ero abituato.

Molte persone mi chiedevano varie cose ma all’inizio non li capivo molto bene. In seguito è stato più facile con l’auto di un ragazzo che mi aiutava con la traduzione.

Avevo paura di parlare con le persone perché non mi sentivo tanto ben accetto.

Non potevo dimostrare la mia età perché mi avevo perso il mio  documento durante il viaggio. 

Fortunatamente, dopo alcuni test medici, sono stato riconosciuto come minorenne e mi hanno dato del cibo e un posto dove dormire in una struttura di accoglienza.

Ho incontrato molti ragazzi che venivano dal mio  paese e che avevano vissuto le stesse avventure di viaggio quindi stavamo molto uniti per aiutarci l’un l’altro e incoraggiarci.

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